INIZIA IL CAMPIONATO DI SERIE C

Primo turno a Bormio e a Pinerolo.

Il Campionato di serie C è iniziato con il primo turno a Bormio e a Pinerolo. Nove le formazioni scese sul ghiaccio per un Campionato di grande interesse non solo sportivo. A Pinerolo nelle varie squadre si intrecciano storie umane rilevanti: dagli atleti dell’Africa Curling Team al Gruppo Sportivo Sordi Draghi Torino, ai giovani del vivaio del Curling Club Pinerolo. A Bormio ha preso il via per la prima volta una prima fase tutta lombarda con ben 5 team in rappresentanza di quattro società. Continua il percorso dei giovani migranti del Sierra Leone e del Gambia che nel 2017, pochi mesi dopo lo sbarco a Lampedusa, erano stati inseriti in un processo di integrazione sportivo sul ghiaccio alla pista olimpica di Pinerolo e la loro attività sportiva è stato il collante delle loro storie personali che li ha visti anche protagonisti di un film-documentario diffuso in vari festival a livello internazionale. Così come continua il percorso degli atleti del GSS dei Draghi Torino che hanno scoperto la specialità grazie ai Deafolympic’s disputati a Madesimo nello scorso dicembre ed ora giocano in serie C per preparare la squadra che il prossimo anno parteciperà ai Campionati del Mondo a Banf in Canada. Sul campo piemontese ha prevalso la formazione del vivaio del C.C. Pinerolo maschile con Lorenzo Messina, Fabio Carlisano, Edoardo Filineri, Stefano GIlli e Loris Anselmo , la società che ha accolto tutto il movimento pinerolese cresciuto grazie alla promozione olimpica di Torino 2006 dopo la decisione del management della società di gestione degli impianti di abbandonare il settore. La classifica li vede al primo posto con due successi appaiati all’Africa Curling Team ( 2 successi, 1 sconfitta) ed al terzo posto Il Curling C. Pinerolo femminile con 1 punto.A Bormio, invece, doppio successo del Bormio Curling Club( Roberto Simonelli, Andrea Maiolani, Primo Bertolina, Davide Urbani) sull’Alta Valtellina( Carlo Mantegazza, Diego Urbani, Adelin Caragia, Mattia Vitalini). Nonostante la mancanza di impianti dedicati ( a esclusione della pista di Bormio) è lodevole l’impegno delle società di Chiavenna, Varese, Sesto San Giovanni e Milano che sono riusciti ad allestire una fase territoriale fondamentale allo sviluppo del settore in Lombardia.